DIETA VEGETARIANA E VEGANA:ANALISI CRITICA

Secondo i seguaci della dieta vegetariana essa rappresenta il modo di alimentarsi più confacente alle esigenze dell'organismo umano. È senz'altro vero che alcune pubblicazioni attestano che i vegetariani riducano l'incidenza di malattie cardiovascolari, cancro, ipertensione, diabete e obesità, probabilmente per l'abbondante introduzione di fibre, carboidrati, vitamine e minerali. Il problema di queste pubblicazioni è che confrontano i sostenitori della dieta vegetariana, persone mediamente molto più attente alla loro alimentazione e alla loro salute, con il resto della popolazione, la maggioranza della quale ha una vita salutisticamente più che discutibile. Per questo motivo tutte le ricerche di questo genere dimostrano ben poco poiché la scelta del campione di confronto è sbagliata.
Esistono studi che comparano lo stato di salute di persone onnivore "health conscious", attente alla propria salute, e soggetti vegetariani. Ebbene, secondo tali studi non esistono vantaggi in termini di salute tra i soggetti vegetariani e i non vegetariani.
Quello che invece è certo, sono i rischi riguardanti le possibili carenze di un vegetariano o di un vegano: ferro (anemie), proteine (rara nel sedentario, più probabile in uno sportivo soprattutto di sesso femminile), vitamina B12, calcio e vitamina D (nei vegani soprattutto).
Per quel che riguarda il ferro, una dieta vegetariana deve essere correttamente bilanciata per fornirne una quantità sufficiente poiché i vegetali ne contengono poco e scarsamente biodisponibile. Le proteine possono essere compensate con latticini, uova e legumi abbinati a seitan o cereali, ma i vegani devono puntare solo su questi ultimi e la loro alimentazione deve essere strettamente controllata per non incorrere in carenze, soprattutto per gli sportivi. La carenza di vitamina B12 è particolarmente significativa nella dieta vegana: il rischio di anemia perniciosa non è da sottovalutare. A causa delle scorte che il nostro organismo ha di questa vitamina i sintomi di carenza compaiono non prima di 2-3 anni di dieta del tutto priva. Il calcio è un problema molto pesante per i vegani che ne assumono sicuramente meno della dose giornaliera raccomandata, con il rischio, soprattutto nelle donne, di osteoporosi, anche perché i vegani assumono anche poca vitamina D, mentre i vegetariani la possono introdurre mangiando uova. Concludendo, è certamente possibile seguire una dieta vegetariana senza incorrere in carenze nutrizionali, basta costruirsi una coscienza alimentare per evitare eventuali carenze.
In una dieta vegana, invece è quasi impossibile non incorrere in carenze (e quindi è da bocciare su tutta la linea), a meno di non puntare su alimenti fortificati in modo artificiale, come sottolineato da importanti organizzazioni come l'ADA (American Dietetic Association). Ma che senso ha incorrere a integratori andando palesemente contro ai principi della dieta stessa?
Un'ultima considerazione riguardante gli scandali che negli ultimi anni hanno investito il mondo della carne (mucca pazza, polli alla diossina, influenza dei polli, ecc.). Molti soggetti smettono di mangiare carne e diventano vegetariani o quasi vegetariani per evitare gli eventuali problemi derivanti dal consumo di carne di scarsa qualità, proprio in seguito a tali scandali. Invece di capire come evitare i problemi scegliendo fonti di approvigionamento sicure, si elimina l'alimento dalla propria alimentazione adottando il principio di precauzione. Solo che così facendo, per coerenza, bisognerebbe smettere di mangiare qualunque alimento: ogni cibo è infatti caduto vittima di scandali: i cereali, il pesce, la carne, il vino, la frutta, ecc.




Barr SI Broughton TM. Food, Nutrition and Health, University of British Columbia, Vancouver, Canada.sibarr@interchange.ubc.ca

6 commenti:

  1. Ciao ragazzi.
    Mi ha attirato la frase scritta in neretto nel vostro articolo.
    Personalmente, da quasi vegano, non vedo un vero problema nell'assunzione di integratori per la B12. Amici che studiano veterinaria mi confermano che la B12 è prodotta da particolari batteri presenti nel terreno, ingeriti dagli animali mangiando cibo a terra. Negli allevamenti questa cosa non succede, il mangime è lavato e lavorato. Di conseguenza, la B12 viene già integrata nel mangime degli animali da carne.
    L'alternativa per un vegano sarebbe quella di ingerire delle piccole quantità di terra o mangiare frutta e verdura non lavate. Cosa che credo vi sentiate anche voi di sconsigliare.
    Voi cosa ne pensate a riguardo?

    Un saluto!

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  2. Ma avete fatti concreti a supporto delle vostre supposizioni? State semplicemente copiando i luoghi comuni di altri guru del web quali l'ing. albanesi e soci. che però sono in netto contrasto con moltissimi esempi sul campo. anche le vostre deduzioni non dimostrate sulle carenze di calcio, proteine, etc. da dove arrivano? ci sono moltissime combinazioni di menù vegani che le smentiscono palesemente!
    ragazzi meno teorie e più fatti!

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  3. Rispondendo a Mauro:" Questo nostro blog è una disamina delle possibili problematiche di una dieta vegana o non. Non essendo un medico, non mi sentirei autorizzato a consigliare o meno una tipologia di dieta. Penso quindi che forse la cosa migliore sarebbe quella di sentire il parere di uno o più un nutrizionisti in modo di avere un quadro maggiore di informazioni. Quello da noi riportato nel blog non sono nostre deduzioni. Nella maggior parte dei casi sono studi scientifici, e se nel blog trovassi una risposta alla tua domanda potresti decidere tu stesso l'affidabilità. Forse altri visitatori vegani potrebbero raccontare la loro esperienza personale. Grazie per il commento e facci sapere.

    F.G.

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  4. Rispondendo a Leo:" Le nostre non sono supposizioni, ne deduzioni. Non siamo partiti con l'idea di creare un blog in maniera da esprimere un giudizio personale. Dopo un indagine sul web abbiamo creato questo blog pubblicando le informazioni nella maniera più neutra. Il bolg è aperto a tutti, tutti possano dire la loro opinione e postare reindirizzamenti a pagine dal contenuto scinetifico. Sarebe bello che oltre ai commenti si potesse quindi arricchire lo stesso con dei link a supporto delle tesi, affermazioni espresse.

    Grazie

    F.G.

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  5. Dunque, la tua prima proposizione e' errata e allo stesso tempo ti contraddice: "Il problema di queste pubblicazioni è che confrontano i sostenitori della dieta vegetariana, persone mediamente molto più attente alla loro alimentazione e alla loro salute, con il resto della popolazione, la maggioranza della quale ha una vita salutisticamente più che discutibile. Per questo motivo tutte le ricerche di questo genere dimostrano ben poco poiché la scelta del campione di confronto è sbagliata."
    E' errata perche' non e' dimostrabile (in realta' almeno dalla mia esperienza so che vi sono diversi vegetariani/vegani poco attenti alla salute e vice-versa). Allo stesso tempo si contraddice perche' stai ammettendo che i vegetariani e vegani sono tali perche' sono piu' attenti alla salute.

    "Esistono studi che comparano lo stato di salute di persone onnivore "health conscious", attente alla propria salute, e soggetti vegetariani. Ebbene, secondo tali studi non esistono vantaggi in termini di salute tra i soggetti vegetariani e i non vegetariani." A parte il fatto che non hai citato nessuno studio del genere. Ma inoltre un singolo studio o un gruppetto di studi non dimostra una teoria. Sono anni e anni di risultati, di esperienza medica, e di studi di diverso genere che rafforzano sempre di più' una convinzione, ovvero che le diete vegetariane siano più' salutari.

    "Quello che invece è certo, sono i rischi riguardanti le possibili carenze di un vegetariano o di un vegano: ferro (anemie), proteine (rara nel sedentario, più probabile in uno sportivo soprattutto di sesso femminile), vitamina B12, calcio e vitamina D (nei vegani soprattutto)." Queste sono bufalate, più' che altro divulgate dall'industria dei prodotti animali, e che un nutrizionista attento non ha problemi a contrariare. Per informarti meglio a riguardo vedi il sito http://www.scienzavegetariana.it/, ricco di documenti medici e articoli scientifici che spiegano perche' ti sbagli. In breve la carenza di calcio ad esempio e' un problema correlato proprio al consumo di proteine animali. La carenza di proteine e' un'invenzione, poiche' non esiste se non nei paesi poveri dove l'accesso a risorse alimentari e' estremamente limitato. La carenza di ferro non e' un problema della dieta vegetale poiche' benche' il ferro nei vegetali sia meno assorbibile, e' disponibile in quantita' ben maggiori.

    I problemi di calcio, proteine, ferro non sono affatto in realtà' un problema nelle diete vegetariane/vegane, sono più' cha altro dei preconcetti diffusi da chi ha una conoscenza molto superficiale su tali diete. L'unica carenza che si può' presentare e' nella b12, ma basta prendere un integratore.

    "Concludendo, è certamente possibile seguire una dieta vegetariana senza incorrere in carenze nutrizionali, basta costruirsi una coscienza alimentare per evitare eventuali carenze." Semmai il contrario, molti atleti scelgono una dieta vegana proprio per migliorare le proprie prestazioni fisiche e mentali.

    Parliamo invece delle carenze delle diete basate su prodotti animali: esse spesso sono povere di fibre (totalmente assenti nei prodotti animali), calcio, ferro, e altri minerali (ricchissimi nei vegetali), vitamina C, E, gruppo B e altre vitamine, fotoelementi, oli 'buoni' e olii essenziali, acqua, inoltre creano diversi squilibri alimentari nonché' malattie generative. Infatti gli integratori alimentari (e gli ospedali) sono diventati molto comuni nelle persone che fanno tali diete. Il che ti fa contraddire un'altra volta nella tua domanda: "Ma che senso ha incorrere a integratori andando palesemente contro ai principi della dieta stessa?".

    Questa e' una risposta molto breve, ma se ti interessa approfondire qualunque punto sopra citato, con tanto di referenze e articoli, non devi fare altro che chiedermi.

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  6. L'essere umano è un animale onnivoro.
    Senza andare a cercare studi medici ritengo che la dieta più confacente ad un homo sapiens comprenda prodotti di origine vegetale e animale, nelle giuste proporzioni, nasciamo come animali raccoglitori e cacciatori e quindi alternando ai vegetali spontanei (frutti, semi, radici, tuberi, funghi) le proteine animali (carne, pesce, insetti, molluschi, crostacei). Ci siamo evoluti per qualche milione di anni in questo modo. Credo che le poche centinaia di anni durante i quali abbiamo cambiato la nostra dieta seguendo i nostri capricci e teorie scientifiche e pseudoscientifiche abbiano un'influenza pari a 0; quindi che l'unica dieta giusta per l'essere umana comprenda tutto quanto sopra esposto, che poi la maggior parte delle persone nell'occidente industrializzato si nutra con troppi alimenti di origine animale e pochi di origine vegetale è un dato di fatto.

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