SPORT E FERRO

Si ritiene che un’attività sportiva intensa, soprattutto negli sport di resistenza, richieda una maggiore necessità di ferro in quanto esso viene perduto attraverso il sudore, le urine, il tubo digerente o, nel caso della corsa, per rottura traumatica dei globuli rossi in seguito all’impatto del piede sul terreno.


Il problema si accentua considerevolmente nelle donne in età fertile a causa del ciclo mestruale; si calcola che le donne perdono da 5 a 45 mg di ferro ad ogni mestruazione.

Il rischio per i fondisti, ed in particolare per i maratoneti e le donne, d’incorrere in stati di carenza di ferro, anche latenti, obbliga ad un monitoraggio periodico dei valori ematici; più che la sideremia ( ferro circolante ) è utile un idoneo controllo della ferritinemia ( ferro di deposito ). Per il reintegro delle scorte di ferro si consiglia innanzitutto una dieta ricca di ferro come  carni rosse, che per ovvie ragioni non possono essere consumate da parte dei vegani, e quindi si rende necessaria, come anche in casi di importante carenza o vi sono problemi nel processo di assorbimento del minerale nell’intestino, la somministrazione farmacologica del ferro, sotto stretto controllo medico.
E’ preferibile l’assunzione per via orale poiché l’organismo assorbe quanto gli serve ed il surplus viene eliminato con le feci. Con somministrazione per via parenterale ( pur necessaria in alcuni casi ) si rischia un eccessivo accumulo di ferro con effetti tossici in particolare sul fegato.
In presenza di un adeguato apporto di ferro e con parametri ematici nella norma, un’ulteriore integrazione di ferro non induce un aumento dell’emoglobina e dell’ematocrito e non migliora le capacità prestative e la potenza aerobica. 

Dott. Orazio Previti


Rischi

Apporto inadeguato di calorie e di altri nutrienti
Il rischio nutrizionale primario associato ad una dieta vegetariana in un atleta è l'apporto inadeguato di Calorie.
La densità calorica di un pasto vegetariano spesso è insufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico, specialmente di un atleta, per il suo basso contenuto in grassi. Le diete vegetariane sono inoltre ad alto contenuto in fibra alimentare che produce un maggior senso di sazietà rispetto a quelle con quantità ottimale di fibra; la dieta di soggetti vegetariani ne apporta infatti una quantità tre volte maggiore rispetto alla dieta di soggetti onnivori. Così atleti vegetariani consumando pasti ricchi in fibra possono raggiungere il senso di sazietà pur introducendo un numero di calorie insufficienti per le proprie necessità. Inoltre il medico sportivo-nutrizionista deve stare attento perché l'adozione di una dieta vegetariana, specialmente nelle giovani donne adolescenti, può essere un segno incipiente di un disturbo del comportamento alimentare (anoressia mascherata) o portare successivamente a disturbi comportamentali nei riguardi del cibo. 

Alterazioni ormonali

Una dieta vegetariana può contribuire ad un cambiamento dello stato ormonale. Donne vegetariane e vegane, a seguito dell'alto apporto in fibra, hanno un'abbondante defecazione e perdono così una quantità di estrogeni due-tre volte maggiore rispetto alle donne onnivore. Il ridotto apporto di grasso, la bassa percentuale di grasso corporeo, il basso apporto di proteine e di triptofano ed infine l'alto apporto in fibra, che sono comuni nelle donne vegetariane, causano una riduzione dei livelli di prolattina e possono alterare il ciclo mestruale. Nelle atlete vegetariane vi è anche un'alta incidenza di amenorrea rispetto alle atlete onnivore, indice di una alterazione endocrinologica da non trascurare in quanto si associa ad una diminuzione del contenuto minerale osseo della spina lombare, ad una maggior prevalenza di scoliosi fra le adolescenti e ad una maggior incidenza di fratture da stress. Anche in donne sedentarie l'adozione di una dieta vegetariana ha mostrato alterazioni del ciclo.

Mentre vi è una notevole quantità di informazioni circa gli apporti nutrizionali delle diete vegetariane, scarse sono invece le conoscenze sugli effetti del vegetarianismo sulle prestazioni atletiche. Una dieta veganica dovrebbe non essere adottata da un atleta senza precedenti esperienze con quel tipo di dieta e senza consultare un nutrizionista; può essere tuttavia praticata solo dopo aver studiato attentamente le combinazioni dei vari alimenti. Per gli atleti che in tutti i casi volessero consumare una dieta vegetariana, una sana raccomandazione dovrebbe essere di includere quotidianamente uova e ogni settimana piccole porzioni di pesce o di pollo. Essi debbono inoltre stare attenti a variare il più possibile gli alimenti. Sebbene una dieta a basso contenuto in grasso e ad alto contenuto in carboidrati possa diminuire i rischi di alcune malattie in una popolazione sedentaria (creandone però delle altre), l'adozione di una dieta vegetariana in persone veramente attive può danneggiare il metabolismo, le ghiandole endocrine, nonché danneggiare la salute e le prestazioni atletiche. Negli adolescenti che hanno una maggiore richiesta di energia e nutrienti per l'accrescimento è importante assicurarsi che le abitudini vegetariane non siano nutrizionalmente insufficienti.

(Prof. Pietro A. Migliaccio e Martina Comuzzi  MASTER IN SCIENZA DELL'ALIMENTAZIONE APPLICATA ALLO SPORT
Corso Avanzato Internazionale in fisiologia della Nutrizione e Dietologia applicata all'esercizio fisico e allo sport)

  
I vegani sostengono che, come molti sportivi famosi, sia non solo possibile, ma anche consigliato apportare il ferro tramite la tabella inserita in aspetti nutrizionali del Composition of Foods. USDA Nutrient Data Base for Standard Reference, Release 12, 1998. Manufacturer's information.


Sono qui elencati solo alcuni atleti di alto livello che hanno dichiarato di essere vegetariani o vegani. Ne esistono molti altri, ma questi esempi ci sembrano già significativi.
Sommario:


Atleta Specialità Principali titoli conquistati Altre informazioni
Dave Scott Triathlon - Iron Man

  • Sei volte campione nella competizione Ironman delle Hawai: 1980, 82, 83, 84, 86, 87
  • Competizione Ironman delle Hawai 1994: 2o posto all'età di 40 anni
  • Competizione Ironman delle Hawai 1996: 5o posto all'età di 42 anni
  • Vincitore nella competizione Ironman del Giappone: 1985, 1989
  • Ironman Hall of Fame: miglior atleta USA 1993
  • Triathlete Magazine Hall of Fame: miglior atleta USA 1999
Per oltre vent'anni la stella del triathlon. Le sue vittorie nell'Ironman delle Hawai, la più massacrante delle competizioni di resistenza, lo qualificano come leggenda sportiva e ne fanno tuttora una figura carismatica in quelle discipline.
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Edwin Moses 400 metri a ostacoli Moses vinse il titolo olimpico con un record mondiale (47.64 s). L'anno seguente, vinse il titolo negli USA con un altro record mondiale (47.45). Moses vinse la gara successiva il 2 settembre 1977, e continuò a vincere. Subì sua prima sconfitta solo il 4 giugno 1987. In questo arco di tempo, vinse 107 finali consecutive. Lungo questa serie positiva, Moses raggiunse un altro record mondiale (47.02 nel giorno del suo compleanno, nel 1983). Vinse inoltre altri 5 titoli durante le gare di qualificazione della squadra americana per le Olimpiadi, tre titoli mondiali e un'altra medaglia olimpica nel 1984. Il più grande di tutti! Correva i 400 ostacoli, specialità durissima e tecnicissima; da quando iniziò a correre a quando smise non perse mai una gara, fu sempre il primo: il primo a scendere sotto i 48 secondi, il primo a tenere il ritmo dei 13 passi tra un ostacolo e l'altro... gli altri ne facevano 14, lui 13!
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Walter "Killer" Kowalski Wrestling/Catch Nato nel 1926, ritirato nel 1977, morto nel 2008, ha combattuto per 26 anni in circa 6000 incontri.
  • Campione NWA del Texas, 1950
  • Campione NWA Pacific Coast (a squadre), 1951
  • Campione NWA Central States, 1951
  • 7 volte Campione Montreal International, 1952-62
  • Campione NWA Pacific Coast (San Francisco), 1958
  • Campione Pacific Coast (Vancouver) (a squadre), 1961, 62
  • Campione WWWF U.S., con Gorilla Monsoon (a squadre), 1963
  • 6 volte Campione del Mondo IWA (Australia), 1964-67
  • Campione U.S. (Hawaii), 1965
  • 4 volte Campione del Mondo IWA (Australia) (a squadre), 1967-71
  • Campione NWA Americas (Los Angeles), 1972
  • Campione Grand Prix (Montreal), 1972
  • Campione NWA Southern (Florida), 1975
  • Campione del Mondo WWWF (a squadre), come "the Executioners", con John Studd, 1976
Figlio di immigrati polacchi, dopo un breve periodo come operaio in uno stabilimento Ford in Canada, Walter Kowalski iniziò a farsi un nome nei tornei di lotta libera della sua regione, fino ad abbandonare completamente la professione di elettricista per dedicarsi a tempo pieno allo sport.
Agli inizi degli anni '50 la lotta libera in USA aveva già iniziato ad assumere le caratteristiche di spettacolarità che tuttora la contraddistinguono, con lottatori noti soprattutto per le capacità istrioniche e gli stravaganti costumi. In questo variopinto mondo Kowalski, che era comunque un individuo fisicamente imponente e un lottatore dotato, assunse il ruolo di "cattivo" (il soprannome "Killer" gli fu imposto dal pubblico nel corso di un incontro in cui il suo avversario perse un orecchio).
Nonostante la sua fama (e la sua serie di vittorie che continuarono fino al suo ritiro dal ring, avvenuto nel 1978) Kowalski aveva abitudini e comportamenti del tutto sorprendenti per chi lo conosceva solo come personaggio sportivo.
Fin dall'adolescenza aveva nutrito un grande interesse per lo spiritismo e le discipline teosofiche, ed essendo rimasto molto colpito dalle critiche alla dieta carnivora contenute nei testi dei teosofisti, risolse all'età di 21 anni di rinunciare definitivamente a nutrirsi di qualsiasi tipo di carne. Nonostante l'opposizione di manager, medici e amici, che gli pronosticavano un brusco calo delle capacità fisiche, Kowalski non accusò alcun problema, e nella scuola per lottatori professionisti che ha fondato a Salem, consigliava ai suoi allievi di diventare vegetariani (dopo la sua morte, la scuola ha ovviamente cambiato gestione, e questa filosofia non è più stata mantenuta).
Martina Navratilova Tennis

  • Tennista n.1 nel mondo negli anni: 1978-79-80-82-83-84-85-86-87
  • 1981-83-85 Australian Open
  • 1978-79-82-83-84-85-86-87-90 Wimbledon
  • 1982-84 Roland Garros
  • 1983-84-86-87 US Open
  • 2003 doppio misto Melbourne, 57o titolo in un torneo del Grande Slam
E' considerata una dei maggiori atleti del ventesimo secolo.
Continua a giocare a livello agonistico internazionale.

Il 26 gennaio 2003 a Melbourne, Martina Navratilova, vegetariana dal 1993, si è aggiudicata nel doppio misto, il 57° titolo di un torneo del Grande Slam. Con questa vittoria la tennista stabilisce due record: a 46 anni e tre mesi, Martina è il più anziano giocatore a portare a casa una prova del Grande Slam (supera di un mese l'australiano Norman Brookes che vinse il doppio, sempre a Melbourne, nel 1924), ed è l'unico atleta che ha vinto in tutte le possibili specialità (singolare, doppio e doppio misto) a Wimbledon, Roland Garros, Flushing Meadows e Melbourne.
Per essere aggiornati sulle sue imprese (in italiano) e per un database sugli eccezionali risultati ottenuti:
Biografia di Martina Navratilova
Martina Navratilova: la leggenda
Carl Lewis Salto in lungo e velocità

  • 1983 Mondiali di Helsinki (oro nei 100 m, nel salto in lungo e nella staffetta 4x100);
  • 1984 Olimpiadi di Los Angeles (oro nei 100 e 200 metri, nel salto in lungo e nella staffetta 4x100);
  • 1987 Mondiali di Roma (oro nei 100 metri, nel salto in lungo e nella staffetta 4x100);
  • 1988 Olimpiadi di Seul (oro nei 100 metri, nel salto in lungo e nella 4x100; argento nei 200 metri);
  • 1991 Mondiali di Tokyo (oro nei 100 metri e nella 4x100; argento nel salto in lungo);
  • 1992 Olimpiadi di Barcellona (oro nel salto in lungo);
  • 1993 Mondiali di Stoccarda (argento nei 200 metri).
  • Ex primatista mondiale dei 100 metri con il tempo di 9"86
Carl Lewis ha eguagliato un primato che si pensava ineguagliabile e che apparteneva al mitico Jesse Owens: vincere quattro titoli olimpici nella stessa edizione dei Giochi.
L'"era Lewis" è durata 17 anni, dal 1981 al 1997.
Nel 1990 l'atleta decise di diventare vegano, con la consulenza del dottor John McDougall: i risultati parlano da soli!
Il suo successo più straordinario è stato l'essere riuscito a rimanere ai vertici dello sprint e del salto in lungo per 15 anni, passando attraverso infortuni e sconfitte, con le sue sole forze, senza prendere nessun tipo di sostanze proibite. Primo senza l'aiuto della chimica... e vegan!

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Dr. McDougall
Scott Jurek Ultra running (maratone tra le 50 e 100 miglia)

  • Piu' giovane vincitore dell'ultra maratona "Western States 100 Mile Endurance Run" nel 1999.
  • Vincitore per 6 volte di seguito, primo nella storia dell'ultra maratona "Western States 100 Mile Endurance Run", dal 1999 al 2004. Nel 2004 ha battuto il record per questa corsa: 15 ore, 36 minuti, 27 secondi.
  • Nel 2003 e' stato nominato Ultrarunner dell'anno
  • Partecipa a 10-12 ultramaratone l'anno, oltre a seguire un rigoroso programma d'allenamento.
Dal 1999 e' vegan, non solo per ragioni salutistiche, ma in primo luogo per la difesa degli animali e per ridurre il suo impatto sull'ambiente. Tutte le 6 maratone vinte di seguito, le ha vinte da vegan.
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Elias Broms e i "VeganRunner" Maratona La squadra dei Vegarunner nata in Svezia nel Maggio del 2002, quando ad Elias Broms, un veg con la passione per la corsa, è venuta l'idea di creare un gruppo di corridori vegan. La motivazione, oltre quella del divertimento, è quella di sfatare il mito secondo il quale per ottenere una buona prestazione sportiva sia necessario nutrirsi di carne e altri derivati animali. Nel giro dei poco tempo molti vegan-corridori si sono iscritti, e anche molti vegan hanno cominciato ad avvicinarsi al podismo con un nuovo obiettivo, partecipando a gare anche con ottimi risultati. Le gare a cui partecipano i corridori vegan sono le classiche Svedesi di media e lunga distanza, (dagli 8 ai 30 km) le mezze maratone e le maratone.
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Andreas Cahling Body building

  • Mr Venice Beach, primo classificato nel 1976;
  • Mr Gold's Classic AAU, primo classificato nel 1976;
  • Mr International, primo classificato e vincitore assoluto nel 1980 tra i professionisti;
Dal 1980 al 1990 ha sempre raggiunto le finali nei concorsi di Mr Universo e nel campionato mondiale per professionisti IFBB, conquistando piazzamenti molto importanti.
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Billie Jean King Tennis

  • 6 titoli conquistati a Wimbledon nel singolo (1966, 1967, 1968, 1972, 1973, 1975);
  • 10 titoli conquistati a Wimbledon nel doppio (1961, 1962, 1965, 1967, 1968, 1970, 1971, 1972, 1973, 1979);
  • 4 titoli conquistati a Wimbledon nel misto (doppio composto da uomo e donna) (1967, 1971, 1973, 1974);
  • 4 titoli conquistati agli US Open nel singolo (1967, 1971, 1972, 1974);
  • 5 titoli conquistati agli US Open nel doppio (1964, 1967, 1974, 1978, 1980);
  • 1 titolo nel singolo agli Open di Australia(1968);
  • 1 titolo nel singolo agli Open di Francia (1972);
E' stata la prima donna ad eguagliare il record stabilito nel 1939 da Alice Marble: la vittoria del titolo di singolo, doppio e misto al torneo di Wimbledon e agli US Open nella stessa stagione.
Nel 1967 è stata scelta come migliore atleta donna del mondo.
Nel 1972 la rivista "Sports Illustrated" l'ha nominata "Personaggio sportivo dell'anno" (la prima donna a ricevere questo riconoscimento).
Nel 1973 è stata eletta migliore atleta donna del mondo.
Con il totale di venti titoli conquistati a Wimbledon ha stabilito un record.
E' stata la prima atleta donna a vincere oltre 100.000$ in premi sportivi in un'unica stagione agonistica.
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Debbi Lawrence Maratona
  • 3 partecipazioni ai giochi olimpici (1992, 1996, 2000);
  • 8 titoli ai campionati statunitensi outdoor (1984, 1986, 1990, 1991, 1992, 1993, 1996, 1997);
  • 4 titoli ai campionati statunitensi indoor (1992, 1993, 1994, 1997); medaglia d'argento ai giochi Panamericani nella 10km di marcia (1991).
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Desmond Howard Football americano
  • Heisman Trophy - 1991
  • Vincitore del Maxwell Award - 1991
  • Miglior giocatore in attacco AP Offensive Player of the Year - 1991
  • Vincitore del Walter Camp Award - 1991
  • All-Big Ten - 1990, 1991
  • All-American - 1991
E' stato uno dei migliori giocatori di football americano di college di tutti i tempi.
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Paavo Nurmi Corsa
  • 1920, alle Olimpiadi di Anversa, vinse la gara dei 10000 metri, arrivò secondo nei 5000 e vinse un titolo di squadra;
  • 1924, alle Olimpiadi di Parigi, vinse 5 medaglie d'oro (nonostante i responsabili della squadra finlandese cui apparteneva gli avessero proibito di partecipare ai 10000 m per lasciare qualche speranza agli altri atleti finlandesi);
  • 1928, alle Olimpiadi di Amsterdam, vinse 3 medaglie (2 argento ed 1 oro)
E' il detentore del maggior numero di medaglie olimpiche tra gli atleti di atletica leggera (12 medgali, 9 delle quali d'oro) e di record mondiali (31). Il 10 luglio del 1924, alle Olimpiadi di Parigi, in meno di un'ora vinse la gara dei 1500 metri in 3:53.6 e la gara dei 5000 metri in 14:31.2. Si è ritirato dalle competizioni all'età di 37 anni.
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Pierre Vérot Sci Detiene il record di resistenza di sci alpino: 83 ore e 2 minuti nel 1982 (tuttora imbattuto) E' stato istruttore di sci alla scuola Jean Vuarnet in Francia; nel 1975 ha fondato la prima scuola di sci acrobatico in Canada. Pratica numerosi altri sport: corsa, nuoto, paracadutismo, equitazione, alpinismo, pentathlon, judo, karate, rugby, tennis, calcio, ciclismo e pallavolo.
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Ridgely Abele Karate e Jujitsu Ha vinto numerosi tornei regionali, nazionali ed internazionali tra cui il campionato nazionale dell'Associazione di Karate degli Stati Uniti e il primo campionato professionistico della Florida. Nel 1983 e nel 1985 ha vinto il campionato del mondo USKA. E' allenatore per la Federazione Statunitense di Karate, e allena la squadra nazionale di karate degli Stati Uniti; Nel 1982 è stato nominato istruttore capo di Shuri-ryu (un'arte marziale di cui esistono solo sei istruttori capo al mondo).
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Robert Sweetgal Marcia  
  • Nel 1984-85 ha attraversato marciando tutti i 50 stati degli USA in un anno: oltre 18.000 km (11.208 miglia), quasi 50 km (31 miglia) al giorno.
  • Ha attraversato a piedi 7 volte gli Stati Uniti.
  • Nel 1983 ha stabilito il record mondiale di marcia con 17.071 km percorsi in 279 giorni, (9 mesi e 6 giorni).
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Al Oerter Lancio del disco

  • 1956 medaglia d'oro olimpica, record olimpico;
  • 1960 medaglia d'oro olimpica, record olimpico;
  • 1964 medaglia d'oro olimpica, record olimpico di 60.54 m (nonostante una vertebra cervicale spostata);
  • 1968 medaglia d'oro olimpica; con il suo miglior lancio in assoluto di 64.78 m (a 32 anni)
La vittoria di 4 titoli consecutivi è un fatto eccezionale, nel 1972 non partecipò.
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Anthony Peeler Basket

  • Ha partecipato a 30 Playoff NBA.
  • Nel 2000 ha segnato, contro i L.A. Lakers, il suo seimillesimo punto in carriera.
  • Nel 1995-96 è stato capitano dei L.A. Lakers e si è classificato 19esimo nella classifica NBA.
Per vedere tutti i risultati: NBA/Athony Peeler
Bill Pearl Bodybuiling
  • 1953 Mr. Southern California
  • 1953 Mr. California
  • 1953 AAU Mr. America
  • 1953 NABBA Mr. Universe
  • 1956 Mr. USA, Pro
  • 1956 NABBA Mr. Universe, Pro
  • 1961 NABBA Mr. Universe, Pro
  • 1971 NABBA Mr. Universe, Pro
  • 1967 NABBA Mr. Universe, Pro
  • 1978 WBBG Hall Of Fame
  • 1988 Pioneers of Fitness HOF
  • 1992 Gold's Gym HOF
  • 1994 The Joe Weider HOF
  • 1995 Heidenstam Found. HOF
  • 1995 AAU Lifetime Achievement
  • 1996 APLF Hall of Fame
Ha vinto il titolo agonistico di Mr. Universe nel 1971, a 41 anni, senza assumere steroidi e da vegetariano.
E' considerato uno dei più grandi bodybuilder di tutti i tempi.

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Murray Rose Nuoto

  • Record mondiali 400 e 1500 metri stile libero.
  • 1956 3 medaglie d'oro (400m, 1.500m e 4x200m stile libero)
  • 1960 3 medaglie (400m oro, 1.500m argento e 4x200m bronzo)
Una leggenda dello sport, Rose a 17 anni conquistò i titoli olimpici a Melbourne, diventando il più giovane vincitore di tre medaglie d'oro contemporanee: è vegetariano della nascita.
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Ruth Heidrich Triathlon (Ironman) 6 titoli Ironman (3.800 metri di nuoto, 180 Km di ciclismo e 42 di corsa).
Ha vinto più di 700 competizioni tra maratona, triathlon, pentathlon e altro.
E' diventata vegana e triatleta dopo la diagnosi di tumore della mammmella, nel 1982.
E' presidente della "Vegetarian Society of Hawaii".

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Per capire quale resitenza sia necessaria nell'Ironman (in italiano): Triathlon-ironman.







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