VITAMINA B12 E PATOLOGIE



La carenza di vitamina B12 induce una malattia nota come anemia perniciosa, caratterizzata da alterazioni del tessuto emopoietico, disturbi digestivi e sindromi neurologiche. A differenza delle comuni anemie sideropeniche (da carenza di ferro), questa malattia è dovuta non tanto alla carenza del minerale, quanto alla penuria di eritrociti. Il complesso vitaminico B12 è infatti fondamentale per la sintesi di globuli rossi da parte del midollo osseo. Proprio questa sua funzione primaria è particolarmente nota nel mondo dello sport dove la cianocobalamina rientra, insieme al ferro e all'acido folico, nei prodotti destinati a risolvere casi di "pseudoanemia da sport".

Fonti: (Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione" di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann)


La vitamina B12 rappresenta un vero e proprio “tasto dolente” dell’alimentazione vegana. A differenza di altri elementi nutritivi, la vitamina B12 infatti non è presente nei prodotti vegetali. Anche la Vegan Society ammette e riconosce questo limite, a tal punto che raccomanda l’utilizzo di integratori di vitamina B12 o di cibi arricchiti artificialmente. Una carenza di vitamina B12 determina infatti l’insorgere di una grave patologia, l’anemia perniciosa o megaloblastica.


Fonti: http://www.guidaconsumatore.com/alimentazione/alimentazione-vegana.html


E’ raro riscontrarla in persone sotto i trent’anni ma la predisposizione aumenta con l’età. I vegetariani sono particolarmente predisposti a questo tipo di anemia perché la vitamina B12 si trova soprattutto nelle proteine animali. Inoltre, gli alti livelli di acido folico presenti nell’alimentazione vegetariana, quindi vegana, possono nascondere una carenza di vitamina B12. Gli alimenti ricchi di vitamina B12 sono la carne, le uova e i derivati del latte.


Fonti: (Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann)


ANEMIA PERNICIOSA
 

L’anemia perniciosa, o anemia di Addison, è una forma di anemia derivante da una carenza di vitamina B12. E’ una grave forma di anemia nella quale vi è una riduzione graduale del numero di globuli rossi, perché il midollo osseo non riesce a produrre globuli rossi maturi. L’anemia perniciosa deriva probabilmente da un’incapacità ereditaria dello stomaco a secernere una sostanza chiamata “fattore intrinseco”, necessaria per l’assorbimento intestinale della vitamina B12.

L’anemia perniciosa si manifesta in entrambi i sessi. E’ raro che colpisca persone sotto i trent’anni, ma la predisposizione aumenta con l’età. I sintomi dell’anemia perniciosa includono debolezza e disturbi gastrointestinali che causano un indolenzimento della lingua, un leggero ingiallimento della pelle e formicolio alle estremità. Inoltre possono manifestarsi disturbi al sistema nervoso, come perdita parziale del coordinamento delle dita, dei piedi e delle gambe, deterioramento nervoso e disturbi del tratto digerente come diarrea e perdita dell’appetito.
 

Le sostanze nutritive possono essere d’aiuto. L’anemia perniciosa può essere fatale se non curata. La cura raccomandata comprende iniezioni di vitamina B12 insieme ad una dieta altamente nutritiva, integrata con forti dosi di fegato essiccato. Questa cura permette una guarigione completa. L’assunzione di tutte le vitamine del complesso B contribuirà a mantenere la salute del sistema nervoso, benché l’acido folico non dovrebbe essere somministrato in quantità superiori a 0,1 milligrammi al dì. L’acido folico ha l’effetto di celare i sintomi dell’anemia perniciosa, permettendo che la distruzione invisibile del sistema nervoso continui fino a compiere danni irreparabili.
Si raccomanda una dieta ricca di proteine, calcio, vitamina C, vitamina E e ferro. Se il ferro, la vitamina C e l’acido cloridrico vengono presi ad ogni pasto per favorirne l’assorbimento, la produzione del fattore intrinseco potrà essere abbastanza stimolata per cui una persona con una forma leggera della malattia potrà diminuire le dosi di vitamina B12.

(Tratto da "I vantaggi dell'alimentazione vegetariana" SSNV©2003)


SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO DARE RISULTATI POSITIVI NELLA CURA DELL’ANEMIA PERNICIOSA:

Organi
Sostanza
Quantità*
Sangue/Apparato circolatorio
Complesso B


Vitamina B1
50-100 mg al dì

Vitamina B12
50-100 mcg (iniezioni)

Acido folico
non oltre i 0,1 mg al dì

Vitamina C


Vitamina E


Calcio


Cobalto


Proteine


Acido cloridrico


(Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione" di Gayla J. 

 Kirschmann e John D. Kirshmann)


I VEGANI PER NON RISCHIARE DI INCORRERE IN QUESTO TIPO DI PATOLOGIE CONSIGLIANO DIVERSI TIPI DI FONTI 


Esistono diverse affidabili fonti vegane di vitamina B12. Almeno una marca di integratori, la Red Star T-6635+, è stata testata e ne è stato dimostato il contenuto di vitamina B12 in forma attiva. Questa marca viene spesso etichettata come Vegetarian Support Formula, con o senza l'aggiunta della dicitura T-6635+. E' un'affidabile fonte vegana di vitamina B12. Le Saccharomyces cerevisiae contenute negli integratori sono fermenti sviluppati in una soluzione di melassa che si presentano sotto forma di fiocchi o polvere di colore giallo. Hanno un sapore che ricorda il formaggio. Questi fermenti sono diversi dal lievito di birra o dai fermenti di torula. Possono essere utili a chi non tollera fermenti d'altro genere. 

 La RDA di vitamina B12 per gli adulti (che prevede un margine di sicurezza) è pari a 2 microgrammi al giorno. Due microgrammi di vitamina B12 sono contenuti in 1 cucchiaino dell'integratore Red Star T-6635+ in polvere o in 1-1/2 cucchiaino, se in fiocchi, o in 2 cucchiaini abbondanti, se in granuli. Parecchie ricette presenti in questo libro contengono questi ingredienti. 

Un'altra fonte di vitamina B12 sono i cereali fortificati. Ad esempio, i cereali Grape-Nuts contengono vitamina B12 e 1/2 tazza di Grape-Nuts o 1-1/8 tazza di Grape-Nuts Flakes contengono 2 microgrammi di vitamina B12. Raccomandiamo di leggere l'etichetta dei vostri cereali preferiti, perché diverse marche non includono la vitamina B12 tra gli ingredienti. 


Sia il latte di soia che diversi i sostituti della carne (fatti con glutine di frumento o germogli di soia per ricordare la carne, il pollo o il pesce) che alcuni integratori, possono essere fortificati con vitamina B12 (attenzione all'etichetta: non tutte le marche ne contengono). Parecchi supplementi di vitamina B 12 non contengono ingredienti di origine animale. 


I vegani che scelgono di integrare la dieta con supplementi di B12, dovrebbero consumarne diverse volte alla settimana, sia che adottino un singolo integratore, sia che optino per la forma multivitaminica. Nonostante gli integratori possano contenere dosi di B12 molto superiori a quelle indispensabili, quando l'apporto di vitamina B12 è alto, sembra che se ne assorba meno. Ciò significa che, per soddisfare le nostre necessità, dovremo prendere questa vitamina più volte alla settimana. 


Il tempeh, il miso e alcune alghe spesso vengono indicate come "ad alto contenuto di vitamina B12". In realtà, questi prodotti non sono fonti affidabili per questa vitamina, perché la quantità presente varia a seconda del tipo di processo al quale è stato sottoposto l'alimento . La metodologia standard per misurare la quantità di vitamina B12 presente in un cibo rileva sia le forme attive che quelle inattive della vitamina. La forma inattiva (chiamata anche "analoga") può interferire con il normale assorbimento e la metabolizzazione della vitamina B12. I cibi fermentati e i vegetali marini contengono più fonti di B12 inattive che attive. 


La vitamina B12 sembra sia presente anche nelle piante di coltivazione organica, ma in quantità estremamente ridotte. Secondo uno studio, bisognerebbe ingerire più di 23 tazze di spinaci organici, per soddisfare la RDA di vitamina B12 di un adulto. uesta non può essere quindi considerata una fonte di B12 sufficiente, perche' la quantita' presente varia ampiamente a seconda del tipo di pianta e di terreno nel quale è stata coltivata. Inoltre, le piante possono assorbire dal terreno delle vitamine analoghe alla B12, e la presenza di vitamine analoghe può interferire col contenuto di B12, o con la sua utilità per il consumo umano.


Fonti: http://www.ivu.org/italian/trans/vrg-b12.html#possible

1 commento:

  1. Il lievito di birra è fatto di Saccharomyces cerevisiae

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