Tuttavia, anche il “fronte del no“ porta molte motivazioni a suo riguardo. Sembra, anche se non c’è alcun supporto di ricerca scientifica, che i bambini vegani possano, in taluni casi, andare incontro a un leggero ritardo rispetto ai bambini onnivori, che comunque si recupera entro i vent’anni. Inoltre, è molto controversa la questione su alcuni alimenti considerati sostitutivi della carne – come burro di semi oleosi, puree di legumi o avocado – se possano davvero ovviare alla carenza da ferro della carne nei primi anni di vita.
In realtà, quello che è sicuro è che una dieta vegana consente al bambino di mantenere il giusto peso corporeo e non andare incontro a problemi di obesità e diabete.
Secondo alcuni psicologi infantili, resta difficile spiegare ad un bambino che per lui le cose potrebbero essere diverse dai suoi coetanei. Il loro consiglio è quello di condividere con lui la propria scelta ma di accontentarlo quando chiederà la carne e gli altri alimenti "proibiti".
Fonte: www.tuttogreen.it
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