Le richieste energetiche di chi si dedica regolarmente a sport ed esercizio fisico sono solitamente più elevate rispetto a quelle di coloro che conducono ritmi più sedentari, e sono ormai numerosi gli studi che hanno evidenziato come deficit vitaminici possano condizionare in modo negativo le prestazioni atletiche. Per evitare situazioni di carenza, è bene dunque valutare il proprio dispendio energetico, tenendo conto del livello di attività fisica (agonistico o dilettantistico) e della propria massa corporea.
Senza dubbio, un’alimentazione varia ed equilibrata consente di garantire all’organismo un apporto adeguato di vitamine del gruppo B, ma non sono infrequenti i casi di atleti che per motivi di ordine estetico, o legati alle competizioni da svolgere, seguono regimi piuttosto restrittivi e ipocalorici per mantenere basso il loro peso. In caso di carenze accertate, può essere opportuno assumere complessi a base di vitamine del gruppo B, le quali agiscono come un’unica squadra essendo interrelate nei vari processi chimici in cui sono coinvolte senza alcun problema di sovradosaggio: si tratta infatti di vitamine idrosolubili (così chiamate per il loro grado di solubilità in acqua) che non vengono immagazzinate dall’organismo ed espulse con i liquidi quando risultano in eccesso. Ma vediamo quali sono i fabbisogni giornalieri di alcune di queste vitamine secondo i Livelli di Assunzione Raccomandata dei Nutrienti (LARN), revisionati dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) e analoghi agli RDA (Recommended Daily Allowances, dosi giornaliere
Il fabbisogno giornaliero di vitamina b12 è di 2 microgrammi (mcg) sia per l’uomo che per la donna.
Data l’assenza
di vitamina B12 nelle verdure, atleti vegetariani «estremi» integrano la
sostanza tramite composti vitaminici
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