VITAMINA D




La vitamina D ha un ruolo molto importante nel metabolismo del nostro calcio. Regola la nostra assunzione di calcio nell’intestino e previene l’escrezione di troppo calcio. Sostiene l’attivazione e la reazione dei nostri globuli bianchi durante un’infezione. La vitamina D previene la crescita incontrollata di cellule anormali e influenza positivamente la crescita delle cellule normali.

Una carenza di vitamina D rallenta la crescita e lo sviluppo in un bambino, i muscoli e le ossa rimangono sottosviluppati. Può portare a irritabilità e nervosismo, bassa immunità con infezioni ricorrenti, osteoporosi, acufene e perdita dell’udito, debolezza nei muscoli e rischio di contrarre certi tipi di cancro.


La somministrazione giornaliera raccomandata per la vitamina D è di 5-15 microgrammi oppure 200-600 IU al giorno. Il margine superiore sicuro è di 2,000 IU al giorno. Pauling arrivò fino a 800 IU al giorno, altri dottori ortomolecolari fino a 1,600 IU al giorno per un periodo limitato.
La vitamina D si trova in alta concentrazione in alimenti quali: salmone, tonno, uova, fegato di vitello, formaggi e burro.


Essendo liposolubile, un’elevata assunzione di vitamina D può dare effetti collaterali. Bisogna fare molta attenzione nel somministrare questa vitamina. Dosaggi oltre i 40,000 IU al giorno possono condurre alla calcificazione dei reni. I sintomi della ipervitaminosi D sono ipercalcemia, vertigini e debolezza dei muscoli. Se combinata con altri supplementi alimentari, bisogna fare attenzione che non venga superato il margine superiore.

Fonti: http://www.drclarkinfocenter.com/ita/products_devices/vitamins/vitamin_a_d.php




C’è chi sostiene che alle nostre latitudini un'esposizione di 15-20 minuti di mani e viso alla luce solare sono sufficienti a garantire un'adeguata produzione di vitamina D endogena, tranne che per gli anziani nei quali la sintesi si assesta ad un livello molto basso. Questi soggetti devono ricorrere ad un apporto esogeno di vitamina D assumendo, ad esempio, cibi fortificati (latte di soia o riso , alcuni tipi di succhi di frutta e altri prodotti) facilmente reperibili anche nei supermercati. Negli altri casi, normalmente, l'apporto esogeno non è necessario, ma vi si può comunque ricorrere in caso di dubbio o aumentato fabbisogno. Quindi sempre con l’utilizzo di integratori.

Fonti: http://www.veganitalia.com/modules/wordbook/entry.php?entryID=27

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